Farmaci e Tossine. Quando il nostro corpo si intossica a causa dei farmaci?

8 Mar 2018 | Abitudini Detox, Consapevolezza e Informazione | 0 commenti

La disintossicazione dai farmaci può essere un processo lungo.

E’ indispensabile scegliere di pulire ciclicamente il corpo dalle tossine per evitare futuri problemi.

Una delle maggiori cause di intossicazione che possono avvelenare il nostro corpo derivano dai farmaci che, tradizionalmente, usiamo per combattere molti tipi di malattie e disturbi dai più gravi ai più lievi.

I farmaci spesso, sono molto forti e per avere effetto, devono superare il sistema di difesa naturale del corpo e quando si ingeriscono, due cose possono accadere in seguito: o li eliminiamo subito ! O li immagazziniamo nei tessuti per eliminarli più tardi.

Nel secondo caso le tossine immagazzinate, possono entrare nella circolazione sanguigna per l’eliminazione, dopo che abbiamo smaeso di assumere i farmaci. A volte però queste tossine possono stagnare nel nostro organismo per molto tempo.

La presenza di queste vecchie tossine nel sangue può produrre sintomi sconcertanti e allarmanti. Non appena le molecole tossiche lasciano il corpo se ne può sentire il sapore in bocca.

Ogni farmaco preso, lascia il suo marchio sul nostro corpo.

Vecchi farmaci anche se presi molti anni prima possono riapparire nella circolazione del sangue sotto forma di tossine nel momento in cui abbandonano i tessuti grassi e gli organi in cui si erano insediati. I depositi di vecchi farmaci fra i più svariati, possono affluire contemporaneamente nel sangue e possono apparire sintomi davvero allarmanti.

L’eliminazione delle tossine derivanti da questi, può esprimersi in un serie di eruzioni cutanee se vengono espulse dal corpo attraverso la pelle.

Abbiamo quindi preferito lasciare che a parlare di questo argomento fosse un ente ritenuto particolarmente prestigioso: la Harvard Medical School.
I loro ricercatori hanno sviluppato molti studi in proposito.

“L’esposizione a sostanze chimiche potenzialmente dannose è una realtà della vita. I nostri antenati, di fronte alle tossine presenti in natura, hanno sviluppato meccanismi per disintossicare ed espellere le sostanze dannose. Nel mondo moderno i nostri corpi elaborano regolarmente sostanze chimiche, spesso derivate da medicinali per proteggere i nostri tessuti dai danni.
In quanto organi responsabili del metabolismo e dell’escrezione di sostanze chimiche tossiche, il fegato ei reni sopportano il peso maggiore di questa esposizione e sono a più alto rischio di danno indotto dalla tossina. Comprendere come questi organi rispondono o sono danneggiati dalle tossine è di particolare importanza nello sviluppo farmaceutico e nella ricerca sulla salute pubblica”.

I risultati, pubblicati su Molecular Systems Biology rivelano nuovi meccanismi di vulnerabilità e tolleranza alle tossine che potrebbero essere ampiamente rilevanti per gli studi sulle malattie umane, hanno affermato gli autori.

Questi studi fanno luce sulla dinamica del danno epatico e renale indotto dalla tossina, compresi i meccanismi di difesa e nuovi biomarcatori, e forniscono informazioni sui segnali molecolari che causano disagi nel corpo.

il risultato di uno sforzo di 10 anni da parte di un consorzio pubblico-privato giapponese ha sostenuto lo studio per valutare 170 diversi composti con l’obiettivo di migliorare e aumentare la sicurezza dei farmaci, sperando che le case farmaceutiche ne prendano atto.

Queste analisi hanno rivelato nove diversi stati patologici, ciascuno dei quali rappresentava un modello distinto di risposta all’esposizione chimica.

“Spesso, i pazienti devono interrompere l’assunzione di farmaci a causa di effetti collaterali negativi e attendere che i loro corpi si riprendano prima di poter ricominciare”, ha detto il dr. Kenichi Shimada. “Questo ci dà un punto di partenza per studiare la tolleranza in un formato più controllato e forse trovare modi per migliorare i programmi di dosaggio o persino pretrattare i pazienti in modo che siano in grado di affrontare meglio la tossicità e subire meno danni ai tessuti”.

“Penso che le caratteristiche biologiche che abbiamo scoperto, e in particolare i meccanismi di tolleranza, possano, con ulteriori studi, informare le strategie di trattamento e forse anche la progettazione in futuro di farmaci migliori”. Ha affermato Shimada.

Il reale risultato è che, in attesa che questi studi vengano presi in considerazione dalle case farmaceutiche, i nostri corpi si continuano a riempire di tossine, causate da farmaci che ci “aggiustano” da una parte, ma ci danneggiano dall’altro.

Per evitare che le patologie indotte dalle tossine presenti nei farmaci vadano a depositarsi in profondità nel nostro corpo è indispensabile fare costanti cicli di pulizia da tossine, dopo aver assunto farmaci che dichiarano effetti collaterali. Per assurdo sono proprio le tossine inglobate in questi depositi presenti nel corpo a generare in noi nuove malattie.

Per fortuna oggi scegliere i giusti Metodi per ridurre le tossine dal nostro corpo è alla portata di tutti (scegliendo di farlo), e grazie all’eliminazione di queste tossine, è inoltre possibile prevenire eventuali disagi nascosti, che possono emergere poi nel tempo. Avendo meno tossine nel corpo quindi potremo diminuire i farmaci che assumiamo per molti tra i disturbi più comuni.

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